Da un po’ di tempo ci interessiamo a problematiche inerenti lo sviluppo sostenibile.
Il tema del riciclaggio dei rifiuti solidi urbani non è nuovo (*). E’ chiaro che questo trova sviluppo se si riesce (bene finora in poche “virtuose” realtà) a farlo diventare un business vero e proprio – slegato al mero trasporto dei rifiuti, alla gestione delle discariche e all’incenerimento (qui entra in gioco anche l’incentivo del CP6 in bolletta, ma è un altro discorso…).
Di picco del petrolio abbiamo accennato in un post dedicato ad un libro sul Movimento delle città di Transizione (Rob Hopkins – Manuale pratico della Transizione – il filo di Arianna).
Altro tema caldo è quello sulla decrescita, possibilmente “felice”. In tempi di crisi, creare consapevolezza su azioni da intraprendere ritenute “giuste” ad un numero sempre maggore di persone mi sembra sia una cosa buona.
In un libro (**) di Maurizio Pallante del Movimento per la Decrescita Felice (MDF), al capitolo I, si fa l’esempio dello yoghurt. Alcuni capitoli si possono leggere sul blog di Gianni Girotto. Viene ricordato che lo yoghurt autoprodotto non deve essere trasportato, non richiede confezioni e imballaggi, costa il prezzo del latte, non ha conservanti ed è ricchissimo di batteri… (tovább…)